Il bitter è l’ingrediente segreto che dona carattere a molti dei cocktail più iconici al mondo. Con il suo sapore amarognolo, le note erbacee e speziate, e una gradazione alcolica moderata, il bitter si presta a tantissime preparazioni, sia alcoliche che analcoliche. In questo articolo scopriamo insieme come nasce il bitter, quali sono i cocktail più famosi a base di bitter, come si usa il Martini bitter e come sperimentare nuove ricette a casa.
Se ami sperimentare con lo shaker in mano o semplicemente vuoi rendere più interessante il tuo aperitivo, sei nel posto giusto.
Qual è la storia del bitter?
Il termine “bitter” deriva dall’inglese “amaro” e si riferisce proprio al gusto principale di questa bevanda: un mix amaro e aromatico, ottenuto dalla macerazione di erbe, spezie, radici e scorze di agrumi in alcol. Le origini del bitter sono strettamente legate al mondo della medicina. Nel XIX secolo, molti bitter venivano commercializzati come elisir digestivi o tonici curativi.
Con il passare del tempo, il bitter ha conquistato i barman di tutto il mondo, trasformandosi in un elemento chiave della miscelazione. In particolare, l’Italia ha dato un contributo decisivo allo sviluppo di bitter moderni come Campari, Martini bitter, Cynar e Aperol, tutti protagonisti di cocktail ormai entrati nella storia dell’aperitivo moderno.
Oggi il bitter non è più solo un ingrediente: è uno stile di gusto, una scelta di carattere che dona intensità e complessità ai drink.
Come si usa il Martini bitter?
Il Martini bitter è un bitter italiano dal colore rosso rubino e dalle intense note aromatiche, perfetto per preparare cocktail dal gusto deciso. Si distingue per una ricetta che include più di 30 botaniche, con accenti di arancia amara, chiodi di garofano, cannella e zafferano.
Si può usare il Martini bitter in diversi modi:
- Nei grandi classici: come il Negroni, l’Americano o il Boulevardier.
- In versioni moderne: provando twist creativi con ingredienti esotici, spezie o frutta fresca.
- In purezza o con ghiaccio, come aperitivo amaro.
- Per bilanciare la dolcezza di succhi o liquori più zuccherini.
Una delle caratteristiche principali del Martini bitter è la sua versatilità, che lo rende adatto sia in cocktail alcolici che in varianti analcoliche.
Che drink fare con il bitter?
Il bitter è uno degli ingredienti più usati nella mixology, non solo per il suo colore scenografico, ma soprattutto per la capacità di equilibrare sapori dolci, acidi e forti. Vediamo ora alcune ricette, divise tra cocktail alcolici e analcolici, per sfruttare al meglio il tuo bitter preferito.
Cocktail con bitter alcolico
Negroni
Il Negroni è probabilmente il cocktail con bitter più famoso al mondo.
- 3 cl gin
- 3 cl vermouth rosso
- 3 cl bitter (es. Martini o Campari)
Versa tutto in un tumbler basso con ghiaccio e mescola delicatamente. Guarnisci con una fetta d’arancia.
Americano
Più leggero del Negroni, l’Americano è fresco e beverino.
- 3 cl bitter
- 3 cl vermouth rosso
- splash di soda
Servi in un bicchiere old fashioned con ghiaccio. Guarnizione: fetta d’arancia o scorza di limone.
Boulevardier
Il cugino americano del Negroni, con il bourbon al posto del gin.
- 3 cl bourbon
- 3 cl bitter
- 3 cl vermouth rosso
Intenso e speziato, ideale per chi ama i drink robusti.
Bitter Spritz
Una variante più decisa del classico Spritz.
- 6 cl prosecco
- 4 cl bitter
- 2 cl soda
Servi in un calice con ghiaccio e una fetta d’arancia.
Old Pal
Un cocktail secco e aromatico, perfetto per gli amanti delle note amare.
- 3 cl rye whiskey
- 3 cl bitter
- 3 cl vermouth dry
Mescola in un mixing glass con ghiaccio e servi in coppetta.
Cocktail con bitter analcolico
Bitter & Soda
Semplice e perfetto per l’aperitivo:
- 5 cl bitter analcolico
- soda a piacere
- fetta d’arancia
Virgin Mule al Bitter
Una rivisitazione analcolica del Moscow Mule.
- 5 cl bitter analcolico
- 10 cl ginger beer
- succo di lime
Servi in una mug con ghiaccio e decora con menta.
Red Sunset
Un mocktail colorato e fruttato.
- 4 cl bitter analcolico
- 4 cl succo d’arancia
- 2 cl succo di pompelmo
- soda
Bitter Lemon Fizz
Fresco e frizzante:
- 5 cl bitter analcolico
- 10 cl limonata frizzante
- gocce di limone fresco
Virgin Americano
La versione senza alcol del celebre Americano.
- 3 cl bitter analcolico
- 3 cl vermouth analcolico
- soda
Quale cocktail si prepara con Vermouth e bitter?
L’accoppiata vermouth + bitter è una delle più amate nel mondo dei cocktail. Il Vermouth, dolce e profumato, bilancia alla perfezione l’amarezza del bitter. Alcuni esempi celebri?
- Negroni – Un classico intramontabile con gin, bitter e vermouth rosso.
- Americano – Solo Vermouth rosso, bitter e soda: perfetto per l’aperitivo.
- Boulevardier – Bourbon, vermouth e bitter per chi cerca profondità.
- Milano-Torino – Mezzo bitter e mezzo Vermouth rosso: essenziale, elegante.
- Twist con Vermouth dry – Varianti moderne includono bitter e Vermouth dry con distillati chiari o gin.
Dove bere i migliori cocktail con bitter a Napoli
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FAQ (Domande frequenti) sui cocktail con bitter
Che cos’è il bitter e a cosa serve nei cocktail?
Il bitter è un liquore amaro e aromatico a base di erbe, spezie e agrumi. Serve a bilanciare la dolcezza degli altri ingredienti, aggiungendo complessità e profondità al cocktail.
Tra i più celebri ci sono il Negroni, l’Americano, il Boulevardier, il Milano-Torino e il Bitter Spritz. Tutti utilizzano il bitter per creare un profilo aromatico distintivo.
Sì. Esistono molti bitter artigianali e alternativi (anche analcolici) che puoi usare per personalizzare i tuoi drink. Ogni bitter ha un profilo aromatico diverso, quindi sperimentare è parte del divertimento.
No, il bitter è un liquore ad alta gradazione e non necessita di refrigerazione. Basta conservarlo in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta.
Sì! Alcuni bitter possono essere usati in piccole dosi per aromatizzare dolci, ganache, salse o riduzioni per carni, soprattutto se a base di agrumi o spezie.