Pre-batch cocktail: cosa sono e quando usarli

Luglio 7, 2025

Nel mondo del bartending professionale, l’efficienza è tutto. Ma come si fa a garantire qualità, velocità e coerenza in ogni drink servito, anche nei momenti di massimo afflusso? La risposta sta in una tecnica sempre più diffusa, soprattutto nei cocktail bar più attenti ai dettagli: il pre-batch.

Se sei un bartender, un gestore di locali o semplicemente un appassionato di mixology, probabilmente hai già sentito parlare di pre-batch cocktail. Ma cosa significa davvero “pre-batch”? Come si realizzano? Quando conviene utilizzarli? In questo articolo ti guidiamo alla scoperta di una delle strategie più smart dietro al bancone.

Cosa significa pre-batch cocktail

Il termine pre-batch deriva dall’inglese e significa letteralmente “pre-miscelato”. Un pre-batch cocktail è, in sostanza, una miscela di ingredienti (alcolici e/o analcolici) già dosati e combinati prima del servizio.

Cosa sono i pre-batch cocktail

I pre-batch cocktail consistono in una preparazione anticipata del drink, che consente di ridurre i tempi di esecuzione, mantenere la qualità costante e ottimizzare il lavoro del bar. L’obiettivo non è solo quello di velocizzare le operazioni, ma anche di semplificare il servizio, specialmente quando si devono preparare tanti cocktail simili in poco tempo.

Nel pre-batching si possono mescolare:

  • Tutti gli ingredienti del drink, esclusi ghiaccio, garnish o soda
  • Solo gli alcolici, per poi completare il cocktail al momento con ingredienti freschi
  • Preparazioni complesse come sciroppi home-made o infusioni

L’importante è rispettare le proporzioni, garantire la shelf-life e mantenere la tracciabilità delle dosi.

Perché i bartender usano i pre-batch

Il pre-batching è diventato una prassi comune nei cocktail bar di fascia alta, nei ristoranti con servizio rapido e perfino nei catering per eventi. I motivi? Sono tanti, e tutti validissimi.

Velocità di servizio

Nei momenti di rush, preparare ogni singolo cocktail da zero può rallentare il servizio e far accumulare ordini. Con un pre-batch, il bartender deve solo versare, agitare o mescolare e servire. Il tempo si riduce anche del 50%.

Coerenza nella qualità

Dosare “a occhio” o in fretta può portare a variazioni nel gusto. Il pre-batch garantisce che ogni drink esca sempre con le stesse proporzioni, mantenendo un gusto coerente nel tempo, indipendentemente da chi lo serve.

Ottimizzazione della postazione

Meno bottiglie sul banco, meno errori e più spazio operativo. I pre-batch vengono solitamente conservati in bottiglie etichettate, facili da maneggiare anche in ambienti ristretti.

Sperimentazione e creatività

Il pre-batching consente anche di testare nuove ricette, miscelare infusi o aromatizzazioni particolari, e realizzare blend complessi che richiederebbero troppo tempo alla singola preparazione.

Quando conviene usare i pre-batch cocktail

La risposta breve è: quando c’è bisogno di essere rapidi senza rinunciare alla qualità. Ma andiamo nel dettaglio.

Durante eventi o catering

Se il tuo bar partecipa a un evento, una fiera o una festa privata, preparare in anticipo i cocktail è l’unico modo per servire rapidamente decine o centinaia di drink senza stress. In questi casi, i pre-batch possono essere anche già diluiti e pronti per essere versati direttamente nei bicchieri.

In cocktail bar ad alto volume

Locali con tanto afflusso di clienti, specialmente durante l’orario dell’aperitivo o nel weekend, trovano nel pre-batching un alleato per servire più velocemente e aumentare il numero di ordini evasi.

Per drink a base di più ingredienti

Cocktail come il Negroni, il Boulevardier o il Martinez – tutti a base di tre o più parti alcoliche – si prestano perfettamente al pre-batching. Anche miscele con liquori o vermouth che hanno stabilità nel tempo sono ottime candidate.

Per la drink list stagionale

Quando si ha una lista cocktail fissa, replicare le miscele giorno dopo giorno aiuta anche nel food cost: si tiene sotto controllo il consumo, si riducono gli sprechi e si può stimare più precisamente il fabbisogno settimanale.

Come si preparano correttamente i pre-batch

Fare un buon pre-batch richiede precisione e metodo. Non basta mescolare a caso gli ingredienti: ogni passaggio deve essere pianificato con cura.

Calcola le dosi

Moltiplica le quantità standard della ricetta per il numero di porzioni desiderate. Aggiungi una piccola percentuale extra per compensare eventuali perdite (es. travasi, evaporazione).

Shelf-life e ingredienti freschi

Non tutti gli ingredienti hanno la stessa durata. Evita di includere:

  • Ingredienti freschi (es. succo di lime, uova, frutta)
  • Ingredienti gassati (es. soda, prosecco, birra)

Questi vanno aggiunti solo al momento del servizio.

Etichettatura

Scrivi sulla bottiglia:

  • Nome del cocktail
  • Ingredienti e proporzioni
  • Data di preparazione
  • Quantità totale e porzioni previste

Quanto dura un pre-batch e come si conserva

La maggior parte dei pre-batch deve essere mantenuta a temperatura controllata, soprattutto se include vermouth, sherry, frutta o infusioni fatte in casa.

Diluizione

Molti cocktail, soprattutto quelli mescolati o shakerati, prevedono una parte d’acqua data dallo scioglimento del ghiaccio. Se vuoi servire il drink direttamente dal pre-batch, aggiungi anche l’acqua necessaria alla diluizione.

Esempi di cocktail perfetti per il pre-batching

Alcuni drink che si prestano molto bene a essere pre-miscelati:

  • Negroni
  • Old Fashioned
  • Martinez
  • Boulevardier
  • Manhattan

Anche molte varianti signature possono essere pre-batchate, a patto di rispettare shelf-life e bilanciamenti.

Quando non vanno usati i pre-batch (se vuoi un cocktail vero)

Nonostante i tanti vantaggi, il pre-batch non è sempre la scelta migliore. Se cerchi un’esperienza autentica, fatta di gesti lenti, dosaggi precisi al momento e un cocktail che si evolve nella mano del bartender, il pre-batching rischia di diventare una scorciatoia.

Ci sono drink che devono essere vissuti in tempo reale:

  • Cocktail con ingredienti freschi (agrumi spremuti al momento, erbe aromatiche)
  • Preparazioni che prevedono layering o tecniche visive
  • Signature complessi che cambiano consistenza durante la lavorazione

In questi casi, il pre-batch toglierebbe anima e artigianalità al drink.

Dove bere cocktail a Napoli preparati senza pre-batch

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